top of page

IL FIRPTA E LE TASSE SUGLI MMOBILI NEGLI STATI UNITI

 

Investire negli Stati Uniti, in un’economia globale e con un Euro relativamente forte, è oggi una scelta sempre più appetibile per gli Italiani.  Lo straniero che investe negli Stati Uniti deve però tener conto di diverse implicazioni a livello fiscale, sia qualora intenda acquistare un appartamento residenziale da poi mettere a reddito sia qualora abbia come obiettivo finale quello di aprire un’attività commerciale negli Stati Uniti.  Cinque sono le tasse americane più importanti da tenere in mente: i) FIRPTA, ii) Tasse sul reddito (Income tax), iii) Guadagni da capitale (Capital gains), iv) Tasse sulle vendite (Sales Tax) e v) Tasse sui trasferimenti (quali tasse di successione, tasse sulle donazioni e generation skipping transfer tax).

 

L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire una breve descrizione di tali tasse e delle implicazioni che esse comportino per l’investitore straniero.  Forniremo poi anche consigli su come eseguire efficacemente una pianificazione fiscale per il vostro investimento negli Stati Uniti. Una pianificazione fiscale, quando compiuta correttamente ed intelligentemente, può infatti minimizzare la responsabilità fiscale generata dal vostro investimento in questo paese.

 

FIRPTA

 

In linea generale, il fisco americano prevede che qualora uno straniero venda un immobile negli Stati Uniti, il compratore sia tenuto a trattenere alla fonte il quindici per cento (15%) del prezzo di acquisto dell’immobile e rimettere tale ammontare all’Agenzia Americana delle Entrate (Internal Revenue Service o IRS) come pagamento preventivo di una stima delle tasse dovute dal venditore sul guadagno da capitale.  Per esempio: se Tizio ha acquistato un appartamento a New York per USD 800,000 nel 2021 e decide di rivenderlo dopo 2 anni per USD 1,000,000, il compratore è tenuto a trattenere USD 150,000 alla fonte e rimette tale somma all’IRS come tasse stimate sul guadagno da capitale.  In verità, in questo caso specifico, le tasse che Tizio andrà a pagare sul guadagno da capitale si aggireranno più attorno ai USD 40,000.  Tuttavia, a causa di una mancata pianificazione fiscale, una somma aggiuntiva di USD 110,000 sarà comunque trattenuta dall’IRS in via preventiva. È da notare che tale ritenuta da parte del compratore è dovuta anche qualora l’immobile venga venduto in perdita. 

 

Una volta inoltrata la tassa stimata da parte del compratore all’IRS, il venditore straniero dovrà presentare una dichiarazione di reddito annuale negli Stati Uniti il seguente anno.  In tale dichiarazione, verrà correttamente calcolata la tassa sul guadagno da capitale e, nel caso di cui sopra, fatta la richiesta di restituzione della somma anticipata in eccesso.  Nove volte su dieci tale richiesta di restituzione viene di fatti presentata.  L’ammontare trattenuto in via preventiva dal compratore è infatti il più delle volte maggiore dell’effettiva tassa dovuta dal venditore.

 

Con una corretta pianificazione fiscale è possibile evitare tale ritenuta obbligatoria. Due opzioni a tal fine possono essere sono quelle di ottenere un certificato di ritenuta prima della data della vendita oppure di possedere l’immobile americano tramite una struttura efficace a livello fiscale.  La soluzione più adatta dipenderà dalla vostra situazione specifica e dovrà essere costruita su misura a seconda delle vostre esigenze.

bottom of page